Studio sulla ereditarieta' della capacità di reazione.

Prof. Salvatore Buzzelli e Dott. Stefano Gobbo
(2013)

Premessa
L’idea di verificare se esistesse un certo grado di ereditarietà in fatto di “tempi di reazione”, mi è venuta quando ho conosciuto Stefano Gobbo, un laureando in Scienze Motorie dell’Università Sacro Cuore di Milano, che, dopo aver letto sul web e sentito parlare dei miei studi nel settore della rapidità di risposta a stimoli sensoriali, si è rivolto a me per chiedermi la possibilità di utilizzare un SensoBuzz, per acquisire dati utili al fine di poter redigere la sua tesi di laurea.
In particolare la tesi avrebbe dovuto spiegare “la capacità di reazione ed i fattori che la influenzano”.
Stefano aveva in mente di argomentarla con articoli e testi scientifici reperibili in letteratura e di arricchirla con i dati raccolti tra i suoi allievi di basket a Milano.
Infatti Stefano è un allenatore di basket  e segue squadre di ragazzi maschi tra i 10 e i 18 anni di cui conosce bene tutti i genitori.
A quel punto gli ho suggerito di rilevare i dati relativi ai tempi di reazione semplice e complessa (argomento trattato nella mia ricerca del 2008) non solo ai suoi allievi ma anche ai loro genitori, coinvolgendoli negli stessi test che eseguivano i figli, allo scopo di verificare se esitesse una relazione con i risultati ottenuti dai figli.
Stefano di buon grado ha accettato di aiutarmi in questa impresa e quando si è conclusa la raccolta dati, mi è stato possibile riassumere statisticamente, le dinamiche che legano i tempi di reazione ad eventuali aspetti genetici, di cui in letteratura non si trovano studi.

Strumenti e Metodi
Per il presente studio si è utilizzato un SensoBuzz, uno strumento capace di emettere segnali di differente natura (visivi e acustici) a tempi randomizzati tra 2 e 5 secondi, collegato a tasti e pedane esterne.
Tasti e pedane hanno la funzione di arrestare la corsa del cronometro interno allo strumento, che si avvia ogni volta da esso viene emesso un segnale.
Allo studio sperimentale hanno partecipato 44 ragazzi con la maggior parte dei rispettivi genitori: 41padri  e  43madri .
Ogni componente del campione per l’analisi statistica, è stato sottoposto al test di “rapidità di reazione semplice” (TRS) e “rapidità di reazione complessa” (TRC), secondo lo standard definito dal prof. Buzzelli nel suo precedente studio in tale ambito.
E’ stata inoltre rilevata l’età di ogni singolo soggetto.
La tabella che segue illustra i risultati dello studio.

 

 

Numero

Età

TRS

TRC

FIGLI

44

 

 

 

Media

 

12,71

302,51

585,07

Dev. St.

 

2,83

35,36

117,38

 

 

 

 

 

PADRI

41

 

 

 

Media

 

46,08

281,32

600,82

Dev. St.

 

0,71

7,78

120,21

 

 

 

 

 

MADRI

43

 

 

 

Media

 

44,65

328,975

643,5

Dev. St.

 

2,83

30,41

87,68

 

 

 

 

 

Correlazione Figli-Padri (r)

 

 

-0,003

-0,060

Correlazione Figli-Madri (r)

 

 

0,070

-0,027

 

 

Conclusioni
Il presente studio evidenzia una sostanziale equivalenza dei tempi di risposta sia semplice che complessa, tra i vari gruppi costituenti il campione analizzato.
TRS :  Per quanto attiene ai risultati dei “tempi di reazione semplice”,  i figli ottengono risultati che si collocano mediamente tra quelli ottenuti dai rispettivi genitori, in una scala di valori che va dai risultati più bassi ottenuti dalle madri, ai risultati migliori ottenuti dai padri.
Questo dato è una ulteriore conferma, già evidenziata nel precedente studio di Buzzelli (2008), che i maschi predominano sulle femmine, ipotizzando una maggiore rapidità dovuta anche a fattori ormonali di tipo steroideo presenti maggiormente nel sesso maschile.
Si evidenzia inoltre che nel gruppo maschile formato dai padri e dai figli, nelle risposte semplici, è più rapido il gruppo dei padri,  infatti in questo gruppo, si presuppone un completo sviluppo endocrino, che ha assestato massimamente la produzione ormonale.
A tal riferimento è interessante notare  che tra i risultati dei  padri vi è anche meno variabilità rispetto a quelli forniti dai figli  (σ padri = 7,78 contro σ figli = 35,36).
TRC : Analizzando i “tempi di reazione complessa”, si nota che a differenza dei precedenti risultati, i figli ottengano risultati migliori, rispetto ai padri e alle madri.
Interessante notare invece che l’indice di variabilità σ è prossochè costante nei tre gruppi, con un leggero vantaggio a favore del sesso femminile.
Si potrebbe argomentare, che i figli risultano più rapidi nelle risposte complesse in quanto più allenati mentalmente a dover effettuare operazioni anche di tipo scolastico (matematica, ecc…) o hobbystico (videogiochi, sport o altro similare).
Per quanto attiene allo studio di una eventuale ereditarietà nei tempi di reazione, i dati evidenziano che la genetica familiare non influisce in nessun modo.
I dati raccolti e la relativa analisi di correlazione lineare, lo dimostrano in modo molto significativo (r < 0,1).

 

Bibliografia

S. Buzzelli : "Analisi statistica della velocità di reazione e studio della dipendenza di questa qualità dalla pratica sportiva" -"SENSOBUZZ" pag. 132-147 – Youcanprint (2013)